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IL PICCOLO del 29 aprile 2010

 

 il messaggero veneto

 

 

 il messaggero veneto 26/11/2012

 

Peep Est, il quartiere cambia look

  Messaggero Veneto — 29 luglio 2009 —   sezione: UDINE 

di FEDERICA BARELLA

Un mercato settimanale, una nuova e più integrata viabilità con il resto della città, spazi recuperati per edicole e altri servizi, un nuovo sistema di illuminazione, telecamere per la sicurezza e un pesante “make-up” alle facciate dei vari palazzi. Così il quartiere Aurora si preprara a cambiare faccia, grazie a un progetto-studio elaborato a cura dell’Ater grazie a un accordo di programma siglato già mesi fa con il Comune di Udine. Uno studio di massima dell’architetto Giuseppe Esposito e poi un piano di approfondimento, corredato da proposte, elaborate dall’architetto Elena Marchegiani, specializzata in edilizia sociale, con il supporto di 6 giovani laureande, hanno permesso infatti di andare a fondo nella realtà e nei bisogni della zona di via Riccardo di Giusto, troppo spesso relegata dall’immaginario collettivo a quartiere dormitorio o peggio ancora a quartiere a rischio.

Così, dopo decine e decine di contatti e di interviste con gli abitanti, i rappresentanti delle associazioni, quelli della scuola, le istituzioni locali e le realtà sportive, alla fine è emerso il vero ritratto del quartiere e anche le indicazioni per migliorarlo. Un lavoro non da poco, che sarà presentato a settembre, prima all’amministrazione comunale e quindi direttamente ai cittadini nel corso di un incontro pubblico. L’Ater udinese, motore di questa iniziativa, per bocca del presidente Luciano Aita, conferma che gli studi e le proposte sono pronte per il progetto di riqualificazione del quartiere Aurora, ma ci tiene a precisare che innanzitutto saranno illustrate al Comune e all’assessore Santoro. «Abbiamo ricevuto grande disponibilità e collaborazione dagli uffici comunali. E con loro ci sarà il primo momento di confronto». Qualcosa delle decine e decine di pagine di studio e proposte però trapela. Secondo gli esperti i problemi principali del quartiere a est di Udine sono la necessità di un collegamento migliore con il resto della città, il problema di riempire e sfruttare meglio i molti spazi vuoti sotto i vari condomini e l’incremento della sicurezza, dell’illuminazione come pure dei servizi pubblici e privati. Ecco allora che, partendo dalle analisi, gli esperti contattati dall’Ater di Udine hanno anche elaborato una serie di indicazioni, che lentamente potrebbero diventare realtà, grazie anche a un investimento economico complessivo del tutto relativo, stimato in circa 500 mila euro totali.

Un mercatino settimanale, il trasferimento di edicole ora periferiche negli spazi sottostanti dei più centrali condomini, e ancora il potenziamento dell’illuminazione elettrica, come pure il collocamento di qualche telecamera (grazie anche a un emendamento della giunta regionale che affida fondi per la sicurezza anche agli Ater) e un pesante make-up dei palazzi con tanto di tinteggiatura sono soltanto alcune delle idee per il nuovo quartiere Aurora. Idee che potrebbero diventare realtà già nel giro dei prossimi mesi, come pure una più razionale rete viaria e di collegamento con la città, un possibile recupero della Cascina Mauroner come centro di servizi anche per l’annesso parco del Torre e lo sfruttamento delle aree verdi per realizzare alcuni orti di quartiere.

 

 il sole 24ore del 27 gennaio 2014

 

DAL MESSAGGERO VENETO DEI 19/10/2015

 

 

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